racconti

Accabadora

Francesca Bruno, creative director & copywriter

Era bianco negli occhi, per la luce che si schiantava sui muretti a secco, ostinatamente allineati a guardia degli ulivi. E un can can ininterrotto di cicale.

Bastava arrivare all’ombra di quella casa.
Riuscii a respirare solo arrendendomi ad ingoiare quell’aria rovente.
Poi la vidi.
L’accabadora.

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