Che poi da li sembrava immerso nel mare.
A galleggiare sotto un cielo di pagine.
Con la luce tutta intorno e dentro, che se le resistevi era quasi una violenza, ma se la lasciavi entrare prendeva la tua forma in un modo morbido, bello.
E gli occhi prigionieri del sonno, il caffè, i piedi nudi e ho freddo tienimi un po’ qui sotto.